La Nostra Storia

“Con gli anni questa storia di Gelindo ti accompagna, con le sue parti che anno dopo anno, crescono con te e segnano il tuo diventare prima ragazzo, poi uomo e così la dimestichezza con il dialetto e con quelle battute sempre uguali, eppure mai stancanti che tanto ti avevano affascinato quando eri angioletto di belle speranze, diventano le tue.”

1924

Padre Giacinto da Santa Cristina, primo Assistente alla guida dell’Associazione San Francesco, chiede ad un gruppo di ragazzini di mettere in scena uno spettacolo sulla natività cristiana. Il 7 dicembre viene inaugurato il teatro, allora Salone dell'Associazione San Francesco, mentre Gelindo viene rappresentato per la prima volta il 25 dicembre.

1941-1945

Negli anni della Seconda Guerra Mondiale, il Gelindo continua ad andare in scena, mentre vengono sospesi gli spettacoli della sera a causa del coprifuoco. Durante la Businà, l’interprete di Gelindo avvisa gli spettatori che in caso di sirene e allarmi la recita sarebbe stata interrotta ed evacuato il teatro. 

Il 1 maggio 1944, un bombardamento sul centro di Alessandria causa il crollo del plafone del teatro, ma grazie all’intervento dei soci dell’Associazione San Francesco a Natale il teatro è ristrutturato e pronto per riprendere la rappresentazione della Divota Cumedia.

1952

Fino al 1951, ad interpretare la figura femminile della Madonna era un uomo, essendo il Gelindo un testo teatrale riadattato ai circoli maschili. Nel 1952, per la prima volta sale sul palcoscenico una donna che però non ha battute, ma canta unicamente la ninna nanna.

1964

Il 1964 fu un anno di svolta: il personaggio della Madonna recita un intenso monologo e l’Assistente Padre Agostino da Costanzana si occupa del rifacimento dell’impianto luci del teatro, affidando il compito di dipingere i nuovi scenari al pittore Cesare Mussi di Novara, (scenari che vengono utilizzati tuttora nelle rappresentazioni), mentre Fra Siro realizza tutti i costumi ancora oggi indossati dagli interpreti dello spettacolo.

1974

In occasione del cinquantesimo anniversario della Divota Cumedia, il pittore alessandrino Pietro Morando realizza il suo dipinto “Presepe” con tecnica mista su cartoncino. L’opera viene utilizzata per la locandina degli spettacoli.

Il testo Gelindo 75°, edito da Ugo Boccassi a cura dell’Associazione San Francesco d’Assisi di Alessandria, consta una prefazione ad opera dello scrittore Umberto Eco in cui racconta i tempi in cui sul palcoscenico interpretava il ruolo della Madonna.

2014

In occasione del novantesimo anniversario, il 23 dicembre 2014 la città di Alessandria, con delibera del Consiglio Comunale, ha conferito allo spettacolo del Gelindo la Denominazione di Origine Culturale (DeCo) per i meriti nella valorizzazione della cultura e della tradizione alessandrina.

2020

Durante gli anni della pandemia da Covid-19, la rappresentazione del Gelindo 96° subisce delle trasformazioni, ma non si interrompe! I locali non sono agibili a causa delle restrizioni, così i membri dell’Associazione San Francesco realizzano la Divota Cumedia on-line grazie alle moderne tecniche di comunicazione social. Inoltre, grazie alle testate giornalistiche alessandrine, sono state pubblicate in streaming diverse pillole tematiche che hanno riproposto la businà in originale, oltre a numerosi filmati inediti, un po’ di storia e il dietro le quinte, permettendo al pubblico di continuare a vivere e assaporare in modo coinvolgente anche i vari aspetti poco conosciuti della rappresentazione sulle varie piattaforme. Tutto il materiale prodotto viene raccolto e pubblicato in un DVD.

2023

L’edizione 99° della Divota Cumedia di Alessandria segna un’importante svolta: sul palcoscenico sale per la prima volta in cent’anni Narcisa, la figlia di Gelindo interpretata da una bambina.

2024 - Il centenario

Gelindo compie 100 anni. In attesa del periodo natalizio, l’intera città parteciperà alle celebrazioni di questo evento storico! In arrivo, tante sorprese…

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